Benvenuti

Ai malcapitati che giungono su queste virtuali pagine, il mio benvenuto.
Attenti ai passi che fate sull'asse, uno di troppo potrebbe costarvi caro.
Nella mia personale passeggiata su questa striscia di legno che sovrasta un mare agitato, poche cose credo di aver capito; una su tutte, che ormai da tempo mi porto dentro, è che alla fine nessuno fa ridere il buffone...

martedì 18 dicembre 2007

¡Por Fin!


È mattina presto quando Paul, ancora assonnato, avvista, a babordo, un galeone spagnolo. La Camelia prende vita in un attimo. La ciurma s’affolla per avere conferma delle parole del mozzo del Barbarossa.

Oghma è alla barra del timone, vira istintivamente a babordo, facendo lamentare i legni e il sartiame, le vele vengono cazzate rapidamente, era questo che tutti aspettavano da tanto tempo.

Quando, finalmente, Barbarossa esce dalla sua cabina, i marinai s’ammutoliscono, fremono per l’impazienza, fremono nell’attesa dell’ordine che darà il via all’inseguimento che hanno sognato nelle lunghe notti passate alla fonda.

Il Pirata avanza a passo lento, tira fuori il suo cannocchiale, lo avvicina all’occhio destro e scruta l’orizzonte. La ciurma trattiene un unico respiro. Richiude il cannocchiale, alza la testa in direzione di Paul: “Quanto distava, mozzo?” la voce è tornata ad essere imperiosa, “Sedici miglia” risponde veloce Paul “Navigava verso nord ovest, Capitano!”.

A queste parole s’accende una fiammella negli occhi del Barbarossa. Fissa Nicholas “Che l’inseguimento abbia inizio, mio caro!”

Quando il suo secondo inizia a dare gli ordini sul ponte, è giù rientrato nella sua cabina. Il cambio di rotta ha nascosto alla vista del sole le finestre della sua cabina, nella penombra si siede e si versa un bicchiere di rhum. Lo manda giù in un sorso, lasciando cadere le poche gocce rimaste sul pavimento. A mezza bocca porta a termine il rito che da sempre esegue all’inizio di una caccia, mormorando le parole che gli vennero insegnate per pregare da una vecchia filatrice che mille volte lo aveva aiutato nei momenti in cui il mare era lontano come il sole in inverno. Quando questo mondo sembrava non appartenergli. “¡Gracias Abuelita!”.

Mormorate queste parole si rimette a consultare le sue carte, sa che quest’inseguimento dovrà durare poco e soprattutto essere produttivo, non possono allontanarsi troppo dalla rotta, le loro risorse sono quasi al limite.



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Listening to: Fiorella Mannoia - Il cielo d'Irlanda
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sabato 15 dicembre 2007

La Maschera sul Tavolo


C'è della malinconia in questo mio blog. Cozza magistralmente con la mia immagine esteriore, con la maschera da buffone che porto 24 ore su 24 365 giorni all'anno! Qui trovate la parte più nascosta, la parte forse più vulnerabile della mia persona. Come scrissi una volta, dietro tante risate c'è sempre una lacrima trattenuta a stento. Ridere e far ridere sono operazioni complesse, richiedono abilità e tempismo, ma si nutrono spesso di sentimenti dolorosi e tratti caratteriali o estetici di persone che vengono prese in giro per far ridere gli altri.
Io sono nato per far ridere, mi riesce bene quasi quanto dormire. Posseggo i tempi comici, in alcuni momenti di grazia riesco a modificare un temporale in una calda giornata di maggio.
Mi sto parlando addosso? Si! Tutto per chiedere scusa a quanti sono stati oggetto delle mie battute, sempre portate a segno per amore della risata. Ma a volte ho passato il limite, ferendo forse le persone che non erano pronte o non erano disposte a ridere dei loro difetti. Colpa della mia maledetta abitudine a credere che tutto il mondo ragioni col mio cervello (ricordi Maria Cristina?).
Io rido dei miei difetti, nel tempo sono arrivato ad amarli tanto che sono le prime cose di me che svelo alle persone di cui mi invaghisco, che conoscano prima la faccia nera della luna, la parte peggiore... per scoprire il resto, se non si saranno spaventate, avranno tempo!
Sarà per questo che sono single da quasi tre anni?

venerdì 14 dicembre 2007

Sogni di Metallo


Cavalchiamo sogni. Sogni di metallo, cromo e pelle. Sono sogni rumorosi, sogni che a volte sono talemente forti che li riportiamo sulla nostra di pelle. Il sogno per me iniziò quand'ero poco più che un bambino... ricordo la mia "fidanzatina" dell'epoca, avevo 13 anni e sognavo di prendere la patente americana per poterla guidare a 16, che diceva che le Harley non sono moto, sono come dei bambini...
Sono passati 16 anni da quando ne parlavo con quella ragazzina che oramai sarà diventata una donna, perdo sempre traccia delle mie ex, altre ragazze hanno convissuto con questo mio sogno, a volte capendolo a volte semplicemente sopportandolo.
Il sogno è diventato realtà per me due anni fa. E continua, perché grazie a lei, alla mia moto che porta un nome di donna, nome che le ho dato quando entrando a Roma le ho presentato la città eterna, ogni tragitto che percorro è un viaggio fantastico...
La manetta del gas non mi serve solo per accelerare, è il mio modo per farla cantare, per avvisare gli altri che lei ed io stiamo passando, e se non ci farete spazio, chiusi nelle vostre scatole di latta, persi dietro la fretta di questo mondo che si sveglia presto per correre sempre più veloce, ce lo prenderemo da soli!
Non intendo darvi spiegazioni, l'amore per questi "cancelli" non si può spiegare: "Se io te lo devo spiegare, tu non lo puoi capire!"
Vi chiederete il perché di questo post allora... diciamo che ho voluto portarvi un pò in giro con me, farvi intravedere la gioia che provo anche solo andando a lavoro la mattina!

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Listening to: Red Hot Chili Peppers - Hard To Concentrate
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giovedì 13 dicembre 2007

Tre Etti di Mortazza!


E' tardi quando giungo al suo negozio, le luci dei lampioni spargono già i loro lampi giallo ocra sulle strade di questa città che conosco appena. La prima cosa che mi colpisce è l'insegna, è un insegna antica, rovinata dal tempo e dal sole che sorride a questa terra benedetta e maledetta al tempo stesso dai suoi raggi inclementi quanto adorati da chi è nato e continua, tenacemente, a vivere su questo scoglio triangolare. La scritta dell'insegna è arcaica quanto le strade che mi hanno portato fin qui: "Salsamenteria". Non "Alimentari" o "Salumeria", non poteva essere altrimenti. Apro lentamente la porta e, altrettanto lentamente, la richiudo alle mie spalle, lasciando fuori l'aria fredda di questo dicembre fiacco, in Sicilia sembra un ottobre romano. Dentro l'atmosfera è decisamente surreale. Non ero pronto a quanto mi si è palesato davanti, scaffali stracolmi di qualsiasi mercanzia, dalla mortadella alle mutande, dal cotto ai grembiuli per gli scolari delle elementari, oggetti da museo...
Ma quello che realmente mi ha attratto tra questi scaffali è la forza di Gino, trascinatore, divertente, siculo, poeta e studente.
C'è ne sono di cose interessanti in giro, blog, siti e mondi... ma se volete un punto di vista spiazzante, una diversa prospettiva sulle cose che vi sembrano oramai fiacche e opache, il mio consiglio è di venire a perdervi tra gli scaffali della Big Salumeria!
"Gino buonasera!" Lo saluto sorridente... "Polle, benvenuto!" mi risponde sorpreso, "posso esserti utile?" annuisco "Volevo tre etti di mortazza, grazie!"

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Listening to: Christina Aguilera - Beautiful
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venerdì 7 dicembre 2007

Sette Dicembre


Grazie!
Grazie perché sei una persona meravigliosa! Grazie perché sei sempre pronta quando c'è bisogno di te! Grazie per avermi insegnato tanto, grazie per la pazienza che hai sempre avuto, grazie per non aver mai fatto pesare i tuoi "gradi"! Voglio ringraziarti Laisa, perché mi hai regalato un mondo nuovo, perché il sub che sono, i fondali che ho visto, i fondali che vedrò, la gioia che ho provato, la sensazione di pace che ho sentito, la soddisfazione nel vedere la gioia di altri dietro il vetro della maschera, sono in realtà tuoi regali! Ai tuoi insegnamenti, al tuo esempio (sott'acqua si può parlare eccome!) devo molto! Tutto ciò cerco, miseramente, di ripagartelo con uno scatto che ti ho fatto sott'acqua. Tu fotografi sempre tutti, raramente qualcuno fotografa te... Sei unica non scordartelo mai!
E non me ne vogliano Patata, Marco, Fren, tutte le paperelle 'gnoranti e quant'altri mi sono sempre accanto sott'acqua e fuori, anche loro sono diventati punti certi delle mie giornate, ma voglio dedicare a te, nel giorno del tuo compleanno, un ringraziamento pubblico, per quel lavoro che svolgi senza tregua, sempre col sorriso sulle labbra, lavoro che lavoro non è!
Grazie a nome di tanti!
I miei migliori auguri Laisa,
polle

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Listening to: U2 ONE
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martedì 4 dicembre 2007

Passo Dopo Passo


Lentamente si sollevò dalla sedia. Una volta in piedi, sistemò il collo della giacca sgualcito dal prolungato contatto con la spalliera e cercò il suo fedele cappello. Dopo averlo trovato lo raccolse da terra, lo sprimacciò e, per alcuni secondi, lo fissò come se potesse trarne indicazioni sulla rotta da seguire.

Mentre usciva dalla sua cabina, per la prima volta da giorni, la testa gli girò per un attimo appena. Si concentrò per non tradire il suo cedimento, il suo sangue troppo rapidamente era tornato a fluire in tutto il corpo.

Rispose agli urrà della ciurma sollevando la mano destra, abbozzando un sorriso: “Figli miei, amici fraterni... vi devo delle scuse! Troppo a lungo v’ho lasciato a marcire nell’inedia di lunghe giornate tutte uguali... finalmente riprendiamo a navigare, riprendiamo a vivere!” la Camelia tremò al suono delle voci dei suoi marinai che, esaltati, acclamavano le parole del loro comandante. Nuovamente Barbarossa fece scendere il silenzio con un gesto della mano “Voi siete stati la mia forza, siete stati i miei occhi e le mie braccia! La vostra pazienza e la vostra lealtà saranno ripagate...” Ancora una volta il silenzio venne rotto. Ancora una volta i componenti della ciurma, mille voci un unico cuore, alzarono le loro grida al cielo, le alzarono verso Paul che, solitario in testa d’albero, scrutava il mare alla ricerca di nuove prede da abbordare, di vecchi nemici da evitare.



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Listening to: close to me
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MeMe


Il buon Gino, quale regalo per il mio compleanno, mi ha appiccicato un meme! Onestamente non so bene di cosa si tratti. La cara wikipedia ne da questa definizione .
Io scopiazzo quello di Gino...

DIRE
Non sempre dico quello che penso! A volte credo che certe parole, in talune situazioni, sarebbero sprecate. Come scrissi su un commento ad un post di Marina la verità la riesco solamente a mettere per iscritto!
FARE
Faccio un decimo delle cose che vorrei o dovrei fare. Sono un procrastinatore!
BACIARE
Il primo bacio! Dato di sfuggita, a 13 anni, ad una ragazza più grande di me! Da un bacio nasce sempre qualcosa... ricordi?
LETTERA
Ne ho scritte un pò. Ad amici, ad amori, ai miei genitori quando ho vissuto in America... bellissimo esercizio che oramai non pratico più. Grazie alla mia pigrizia!
TESTAMENTO
Che dire... vi lascio me stesso! Il mio stupido ottimismo che, nonostante tutto, resiste intatto. La mia voglia di ridere e giocare, i miei adorati non-sense! Ma spero di tenermi tutto per almeno altri 100 anni!

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Listening to: Robbie Williams - She's the one
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