Due invisibili mani sciolsero il nodo...
Non ebbe il tempo di afferrarla al volo.
Con un rumore assordante,
Cadde al suolo, infrangendosi in mille pezzi!
In un lampo chiuse gli occhi per nascondersi alla folla,
Al suo pubblico, amato ed odiato al tempo stesso,
Vita e morte dei suoi giorni e le sue notti.
Immobile rimase per tempo immemore...
Dopo istanti interminabili,
Scanditi dal silenzio più sordo
Aprì, lentamente le palpebre...
Il pubblico, apparso chiaro dietro i buchi della maschera,
Era sparito improvvisamente!
S’inchinò alla platea vuota,
Con passi misurati
Lasciò la scena.
La sua anima volò, per la prima volta, serena.
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