Eccomi all'epilogo di questa trilogia del ricordo. Solo, nell'antro che chiamo casa, in quella casa che in realtà è poco più di un rifugio dove mi rintano per passare le notti che dividono giorni che all'apparenza possono sembrare tutti uguali. L'Uomo Dietro il Bancone e Astro, che a volte si firma anche M., hanno appena varcato la soglia che taglia il mondo da questo mio microcosmo e io mi regalo un momento sospeso nel tempo irreale che fluttua su di una rete inesistente.
Il tempo, piccolo elemento col quale ultimamente mi confronto spesso; sarà perché ultimamente sembra che mi stia scappando irridendomi, sostituendo l'alba col tramonto nel breve tempo che impiego a vuotare un bicchiere di gin o a mangiare un tramezzino, e v'assicuro che ci metto poco a fare entrambe le cose.
Ma torniamo al tempo, saggio compagno, che dovrebbe sanare tutte le ferite e trascinare i ricordi dolenti negli scantinati più remoti della nostra coscienza; questa volta temo sia corso più velocemente di quanto io sia stato capace di corrergli dietro, e l'amatriciana che ho nel piatto cresce invece di scemare. Oggi è ufficialmente il primo giorno di primavera, oggi sarebbe stato il compleanno di una donna che mi ha fatto da madre quando mia madre doveva lavorare. Oggi il sole torna un pò più vicino alla terra, o forse dovrei dire che è questo globo ricoperto per la maggior parte d'acqua, su cui ci affanniamo a collidere gli uni con gli altri, ad avvicinarsi nuovamente al suo astro infuocato.
Se vi state chiedendo se questo è un ampio preambolo vi tranquillizzo, siamo quasi alla fine, e di baci non ne ho parlato e non ne parlerò. Il terzo ed ultimo bacio è ancora lì, da qualche parte, nascosto nella frenesia di giornate che vivo appieno, ne avverto la presenza e forse lo dovrei andare a cercare. Ma poi penso a Walt Whitman, penso al suo:
"Missing me one place search another,
I stop somewhere waiting for you."
Song of Myself
E mi fermo, respiro piano, che a volte ricordarsi di respirare può servire, giro una sigaretta e la batto. Mi concedo di perdere un turno, niente prigione, niente 20$. Affacciato alla finestra guardo gli altri giocare. E mi viene da ridere...
Il tempo, piccolo elemento col quale ultimamente mi confronto spesso; sarà perché ultimamente sembra che mi stia scappando irridendomi, sostituendo l'alba col tramonto nel breve tempo che impiego a vuotare un bicchiere di gin o a mangiare un tramezzino, e v'assicuro che ci metto poco a fare entrambe le cose.
Ma torniamo al tempo, saggio compagno, che dovrebbe sanare tutte le ferite e trascinare i ricordi dolenti negli scantinati più remoti della nostra coscienza; questa volta temo sia corso più velocemente di quanto io sia stato capace di corrergli dietro, e l'amatriciana che ho nel piatto cresce invece di scemare. Oggi è ufficialmente il primo giorno di primavera, oggi sarebbe stato il compleanno di una donna che mi ha fatto da madre quando mia madre doveva lavorare. Oggi il sole torna un pò più vicino alla terra, o forse dovrei dire che è questo globo ricoperto per la maggior parte d'acqua, su cui ci affanniamo a collidere gli uni con gli altri, ad avvicinarsi nuovamente al suo astro infuocato.
Se vi state chiedendo se questo è un ampio preambolo vi tranquillizzo, siamo quasi alla fine, e di baci non ne ho parlato e non ne parlerò. Il terzo ed ultimo bacio è ancora lì, da qualche parte, nascosto nella frenesia di giornate che vivo appieno, ne avverto la presenza e forse lo dovrei andare a cercare. Ma poi penso a Walt Whitman, penso al suo:
"Missing me one place search another,
I stop somewhere waiting for you."
Song of Myself
E mi fermo, respiro piano, che a volte ricordarsi di respirare può servire, giro una sigaretta e la batto. Mi concedo di perdere un turno, niente prigione, niente 20$. Affacciato alla finestra guardo gli altri giocare. E mi viene da ridere...
15 commenti:
Bello il miraggio-attesa di un bacio a venire, che si nasconde tra le pieghe di un tempo trascorso tra un sorso di gin e ferite...
Poetico, intenso, doloroso. Ma anche - proiettato in avanti.
Un abbraccio
V
Grazie M.F.V.! Hai centrato in pieno il senso del mio post...
Ho imparato molte cose da te, quell'ultima parte sul respiro una delle più importanti, mi dicevi sempre in quel periodo buio : "Mario fermati, respira profondamente...". Condivido appieno le parole di Whitman, e ti vedo dopo che Al e Astro sono usciti di casa, con la tua flemma, preparare quella sigaretta davanti alla tastiera pronto a trascrivere emozioni e sentimenti in forma poetica, suscitati forse dalle nostre chiacchierate. Il terzo Bacio è lì da venire e sarà decisamente il più bello amico mio!!
Grazie Astro, mio compare di naufragi e abbordaggi!
Perdere un turno, a volte, vuol dire guadagnarne molti di più.
... e soprattutto, RIPOSARE! ;-)
Post ispirato. Concordo sul ricordarsi di respirare.Ne abbiamo così bisogno!
Cambia solo il titolo. Ultimo bacio non va. Neanche con il punto interrogativo. Non per assonanze, ma perché di baci davanti a te ne hai a cascate...
ti abbraccio marina
Ciao Marina, grazie per il commento! Grazie anche per il consiglio di cambiare titolo, non lo farò. C'è chi dice che "ultimo" è solo per chi muore, io credo che tutto mi sia possibile tranne intuire se troverò cascate, mari o deserti sabbiosi. Ma questo non mi spaventa e non mi allarma, sono cosciente di intravedere una nuova vittima dei miei vaneggiamenti, nascosta nelle pieghe dei giorni a venire. Ma non è una certezza, viva Dio, è solo una sensazione... per cui l'"Ultimo Bacio?" Rimane l'"Ultimo Bacio?"
Respira, respira, respira pure quanto ti pare. Il bacio tanto alla fine non è quello che darai ma quello che vi darete, perchè vedi bisogna farlo almeno in due.
Baci baci baci......
AHAHAHAHA!!! Paolo grazie per il memento ;-)
Respiro anche io, come un pò tutti quelli che hanno letto.
Auguri non se ne fanno, porgetti si strategie meno che mai.
Arriverà questo bacio, arriverà...
Il giorno non finisce mai senza riiniziare, per fortuna domani ci sarà sempre il sole.
Tanto tempo fa (13 anni credo) mi chiesero quale era stato il mio bacio più bello,
il prossimo risposi.
Un brindisi alla primavera,e un sorriso (come tanti ne ho ricevuti e mi sento molto forunato a poterlo ricordare)
Ciao mio dispensatore di consigli e bevute, mezzo busto che naviga dietro un bancone che lo rende un moderno centauro. Anche allora eri già saggio... e credo anch'io che prima o poi quel momento arriverà. Sono paziente...
Amatriciana...
Gin e tramezzini...
Più che un bacio (sai che fiatella!?) ti cosniglierei un Bacio Perugina!!!
;-)
Così, per alleggerire un po'...
Scherzi a parte, mi metto nei panni di colui che forse ha ricevuto quel bacio di cui parliamo... senza nemmeno accorgersi che la sua Eva aveva occhi per altri e molti altri ancora... "me lo appoggiate?"
Amatriciana...
Gin e tramezzini...
Più che un bacio (sai che fiatella!?) ti cosniglierei un Bacio Perugina!!!
;-)
Così, per alleggerire un po'...
Scherzi a parte, mi metto nei panni di colui che forse ha ricevuto quel bacio di cui parliamo... senza nemmeno accorgersi che la sua Eva aveva occhi per altri e molti altri ancora... "me lo appoggiate?"
Se loro te lo appoggiano... io te lo spingo! ;-)
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