Benvenuti

Ai malcapitati che giungono su queste virtuali pagine, il mio benvenuto.
Attenti ai passi che fate sull'asse, uno di troppo potrebbe costarvi caro.
Nella mia personale passeggiata su questa striscia di legno che sovrasta un mare agitato, poche cose credo di aver capito; una su tutte, che ormai da tempo mi porto dentro, è che alla fine nessuno fa ridere il buffone...

giovedì 17 aprile 2008

Il Primo Bacio


La mia bici da corsa era bianca. Mi venne regalata in terza media e sostituì la mia BMX, adorata, sporca, piena di adesivi, sulla quale raggiungevo il mio banco di scuola riuscendo a bilanciare uno zaino colmo di libri mentre andavo su una ruota sola.
Con la bici da corsa scoprii la velocità, i rapporti, la possibilità di presentare una diversa corona ad un nuovo pignone e di trovare la giusta mescola per faticare il giusto e correre leggero nelle mattinate romane. La mia fortuna era di vivere in una parte della città pianeggiante, sulla sommità dei "Monti di Creta" nessuna salita, solo qualche falso piano mi faceva faticare un pò di più. Piccolo cucciolo di re leone, non per l'esplosività dello scatto ma perché io ad un leone, soprattutto quando portavo i capelli lunghi (arriveranno negli anni del liceo) gli assomigliavo un pò, o almeno questo mi concedo di pensare, probabilmente assomigliavo di più a Naso Orso Capo.




Torniamo alla mia dolce vita su due ruote a trazione animale...
Io avevo la fortuna, enorme, di poter andare a scuola in bici. Questa mia libertà, donatami da quel giovane americano trapiantato a Roma e da quella mescola di roccie abruzzesi e mare adriatico nata nella terra delle lunghe barbe, creò non pochi problemi ai genitori dei miei compagni di scuola e, per contro, ai miei, amati, genitori. Ma era un'altra Roma, era un altro Mondo!
Non ero particolarmente bello, non lo sono adesso figuriamoci a 13 anni, abbozzo di ragazzo che si avvia ad una lenta maturazione.
Eppure feci colpo! Feci colpo su una ragazzina di poco più grande di me (e qui già vedo l'uomo dietro al bancone che si sta sganasciando dalle risate!) e fu lei ad essere il mio "Primo Bacio".
Primo bacio dato di corsa, dato di fretta, alla fermata del 791 dove i nostri percosi quotidiani si separavano, lei sui mezzi pubblici, io con la mia amata bici.
E fu lì che venni colto in flagrante! Mio fratello che tornava dal liceo in motorino mi vide baciare la mia "fidanzatina", e corse a casa sghignazzando.
Non so allora perché e, a dirla tutta fino in fondo, non saprei dire nemmeno come feci, ma mi misi subito all'inseguimento di quel "Si"... e gli stetti dietro! Arrivai poco dopo di lui, ero sempre in bici e vi assicuro che stare dietro mio fratello su di un mezzo a due ruote è praticamente impossibile. Eppure quella volta la vergogna mise le ali alle mie ruote finissime.
Mentre salivo in ascensore tolsi il braccialetto che lei mi aveva regalato, altro gesto dettato da una vergogna che oggi non mi so spiegare ma che all'epoca sentivo crescere col passare dei solai. Arrivai a casa, il giovane americano aveva preparato gli spaghetti col sugo "stupido", ci sedemmo a tavola e mangiammo davanti al TG1.
Mio fratello mi guardava e sorrideva beffardo! Ma non aveva nulla da dire...

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15 commenti:

Peter ha detto...

E' un pò che diserto, a ragione o meno, rammento l'evento e quel testone che si dimenava per starti dietro...il sugo stupido, poi, fa parte della routine, come il Tg1...sono passati quasi vent'anni...mi sembra ieri....la miscela al 3 percento costava 1900 lire e quando perdevi 10 sacchi dalle tasche ti sembrava il venerdì nero del '29. Altri tempi o no?

Anonimo ha detto...

Bei tempi andati.

Scendevamo le scale di corsa, e cercavamo di ottenere in quei pochi metri fino all'autobus il nostro giusto posto nel cuore di qualche ragazzina, poco più grande di noi e molto aperta all'amore...

Tempi lontani, ma da sorridere ci viene sempre, perchè il destino ci ha unito in quei momenti, sappiamo molto del nostro passato, l'uno dell'altro e oggi il maledetto tempo ci limita alleato con il quotidiano da fare.
Tante altre cosa si potrebbero dire, cominciando dal mio garage per passare ai balconi di qualche festa e concludendo sui banchi di scuola.

Bel pezzo di passato indimenticabile.

P.S.
Se hai coraggio posta il giorno dell'esame di inglese di terza media, con annessi e connessi...

polle ha detto...

@Grillo Parlante: ben ritrovato! Erano altri tempi? Per noi sicuramente! Sapevo che avresti ricordato questo episodio... ;-)
@L'uomo dietro il bancone: quante ne abbiamo passate... prima o poi troverò il tempo, il modo e il cuore per parlare anche del garage, dei balconi vicini all'Olimpica e di quei compiti d'inglese a dir poco risibili.

marina ha detto...

esigo la ricetta del "sugo stupido"!
marina

polle ha detto...

Ah beh Marina, è presto detto! A casa nostra il sugo di pomodoro veniva comunemente definito "sugo stupido"! Era la soluzione più veloce per sfamare i due famelici cuccioli. Un abbraccio,
polle

Unknown ha detto...

bella storia capo, complimenti!

polle ha detto...

Grazie Doc ;-)!

Anonimo ha detto...

@ Silver&Gold
Che spettacolo!
Mi ti immagino, capellone scapigliato, non che mi risulti difficile, anche perchè ti conoscevo già da tempo... Se non ricordo male erano i tempi della "Treshta", tempi quando pozzanghere melmose si trasformavano in piscine da Club Med All Inclusive... Del resto c'era tutto: pane, amici e fantasia! E non mi riesce difficile immaginare la tua vergogna e l'aria divertita di Silver...
Gran bella fusione di realtà e finzione (dai, ma chi te crede che stavi dietro a quer maniaco de tu fratello???).
Leone? Napo Orso Capo? Io preferisco "Mazinga pre-catechesi 11 Settembre"...
Bei tempi, quando per noi l'undicisettembre aveva tutt'altro significato...
Agglomerati cementizi, botti d'aperitivo, con la speranza di passare almeno il tragitto da quart'ammonte a quart'abballe accanto a lei...
Ahh, quanto lo agognai "io", quel primo bacio che mai arrivò...
Meglio così, col senno di poi.
Col senno di adesso, non mi spiego per quale strano "rispetto" formale non ho mai ficcato troppo il naso nelle vostre vite capitoline, ma mi ritrovo a sapere di voi molto di più di quanto non sappia di persone sempre vicine, o vicine da sempre... Mi ricordo i trent'anni di Silver, vittoria stracciante!
Vi abbraccio, cari

Anonimo ha detto...

Ps. mi è partito il post senza nome. Ma credo abbiate capito chi sono. A presto,
Kristo

Anonimo ha detto...

Non ho capito bene se è stata più la bycicle o il tuo mellifluo fascino a fare colpo. Tu giustamente mi dirai che probabilmente è stata l'azione combinata del connubio (brutto giro di parole) l'arma vincente. Ma quello che mi interesserebbe capire di più è la "vergogna". In fondo tuo fratello non poteva che essere soddisfatto di te. Quindi, visto che anche io mi vergognavo e non me lo sapevo spiegare, dobbiamo per forza, purtroppo, ricondurre anche questo alla violenza degli antenati? Che palle!!!
Baci

Unknown ha detto...

...bellissima...

polle ha detto...

@Kristo: quanti ricordi di spavalda spensieratezza, riporti a galla un'altra mia improbabile pettinatura... Per quanto riguarda il mio "inseguimento" mi rendo conto possa sembrare decisamente impossibile, ma t'assicuro che fu così.
@Paolo: bicycle, mellifluo fascino, mix? Non saprei! Concordo con te, la vergogna probabilmente è figlia di quanto ci portiamo sulle spalle di quelli che sono stati prima di noi. Che palle!
@Gino: grazie!

M.Cristina ha detto...

Il piccolo Polle...secondo me eri stupendo, tutto capelli rossi ed allegria; che cosa poteva volere di più quella ragazzina dal suo primo amore.
Bellissimo.

P.S. Il commento di Grillo Parlante è carinissimo. Ma che mi sto invecchiando? questi ricordi mi piacciono tanto...

Anonimo ha detto...

Giusto per...

Se vi interessa sapere cosa poteva volere di più, chiedete ... e vi assicuro che gl'è andata di lusso.

P.S. Ti autorizzo a non pubblicare, ma ricordati che c'ha sempre un figlio roscio e riccio.

polle ha detto...

@M.Cristina: sicuramente ero "particolare" ;-)
Grillo parlante è un fenomeno!
@U.d.i.B.: ...e che si chiama Paul! AHAHAHAHHAHAA