È morta lentamente la spavalderia!
La forza, tua non mia, che sentivo,
L’energia che mi ha portato
A sorvolare montagne, mari e confini,
S’è spenta, ultima neve di maggio,
Col tuo addio...
Pianta senz’acqua, modificherò la mia natura?
Cresceranno spine, farò tesoro del poco?
Cammina la lunga lancetta, lentamente,
E il corto respiro a stento gonfia i polmoni,
Mentre il mondo, ignaro e strafottente,
Gira intorno al suo astro dorato.
Rimango abbracciato alla sottana
Di un fantasma, bellissimo e irripetibile,
Mi convinco di stringerlo ancora
D’avvertirne ancora il dolce profumo,
Di poterne ancora ammirare le forme!
Sciocco...
2 commenti:
Ma che bravo che sei... peccato pensare che magari, i detinatari di così bei pensieri vivano senza conoscere la bellezza emotiva di cui l'abbiamo fatti oggetti.
Grazie M.C.
T'assicuro che la destinataria ne ha lette altre, questa probabilmente no...
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