Benvenuti

Ai malcapitati che giungono su queste virtuali pagine, il mio benvenuto.
Attenti ai passi che fate sull'asse, uno di troppo potrebbe costarvi caro.
Nella mia personale passeggiata su questa striscia di legno che sovrasta un mare agitato, poche cose credo di aver capito; una su tutte, che ormai da tempo mi porto dentro, è che alla fine nessuno fa ridere il buffone...

mercoledì 9 maggio 2007

Una Tempesta Improvvisa

E torniamo sulle rotte,

Ombrose,

Che abbiamo segnato altre volte.

Calda la sensazione di sicurezza

Nonostante la tempesta s'avvicini

Alle nostre teste...


Il temporale,

Nero e minaccioso,

Quella nube mostruosa

Che ci sfida da lontano,

Ci attende sapendo che non la sfuggiremo...


Ma passerà,

Passerà come sempre ha saputo fare,

Oscurando il mondo,

Sfocando il paesaggio,

Facendoci pregare per un approdo sicuro!


Vi arriveremo sfatti, l’ultimo passo

Ci costerà una vita, ma lo faremo.

Mentre parliamo, il nostro legno

S’è gia riposato sul divano di casa!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Se ci pensi la tempesta od il cielo sereno rappresentano e ci parlano della vita esattamente come tu hai ben scritto nella poesia e la cosa meravigliosa è che lo fanno viaggiando sulle nostre teste e questo, se riuscissimo a fermarci un attimo cogliendo la metafora implicita, dovrebbe indurci ad alzare le nostre riflessioni verso più ampi ed alti orizzonti.

polle ha detto...

Quelle riflessioni che, nonostante i costretti limiti di un ufficio, facciamo giornalmente!?!