Stanca e sfiduciata,
La ciurma della Camelia
Attende i miei comandi!
Sono insofferenti per l’immobilità
Cui da tempo li costringo...
Eppure, nonostante di vascelli abbordabili
Ve ne siano a migliaia,
Nonostante uno in particolare
Abbia solleticato la mia curiosità,
Ancora li tengo a freno
Senza spiegarmene il perché...
Abulico, come non sono stato mai,
Mi rinchiudo nelle mie stanze
A ragionare su corridoi inesistenti
E su piani inclinati invisibili...
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