Passa il corvo
Lasciando le sue piume...
Si perdono nell’orizzonte
Scie di primaverili rondini
Confondendosi col tramonto...
E resta, incatenato chissà dove,
Il nero Pirata dei suoi sogni estivi!
Congelato, nonostante il mare,
Nei suoi naturali movimenti,
Gli abbia testimoniato il mutare delle stagioni.
Ma ci sono odori, canzoni e rumori
Che prepotentemente gli ricordano,
Quando sembra che i ricordi si affievoliscano,
La meraviglia che ha potuto toccare,
Il fiume in piena che ha potuto testimoniare...
La sua paura, i suoi tentennamenti, le mezze frasi,
Gli sguardi, l’odore, la pelle, le mani, i capelli...
Matey, ya’r fucked!
2 commenti:
Se ci sono i ricordi, vuol dire che si è vissuto e questo al di là dell'umana nostalgia non può essere rimpianto. Ricordati la scopa, appoggiata, in un altro posto. Vai mio caro amico, c'è molto davanti a te.
Vedo avanti a me, tra virgole eteree di fumo e lampi di luce che a volte annientano le cornee, una strada che non mi riesce di decifrare... a volte è comodo, per quanto dolcemente doloroso, volgere lo sguardo a ieri, a quello che è stato, ripensando a quello che sarebbe potuto succedere se solo... e quando arrivo a questo "solo" mi sveglio ricordandomi che indugiare sul passato, pensando ad un improbabile futuro fa solo sì che io non viva a pieno il presente. Fai buon viaggio Maria Cristina, mi mancherà il confronto quotidiano con la mia compagna di stanza.
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