Benvenuti

Ai malcapitati che giungono su queste virtuali pagine, il mio benvenuto.
Attenti ai passi che fate sull'asse, uno di troppo potrebbe costarvi caro.
Nella mia personale passeggiata su questa striscia di legno che sovrasta un mare agitato, poche cose credo di aver capito; una su tutte, che ormai da tempo mi porto dentro, è che alla fine nessuno fa ridere il buffone...

martedì 16 ottobre 2007

La Visita

Lentamente le stelle comparirono al loro posto, quale silenzioso esercito luminoso, schierandosi nelle loro abituali formazioni. Affacciato ad una delle finestre del castello di poppa, il Barbarossa alzò lo sguardo al cielo e incontrò subito la costellazione di Orione, quella che per gli indigeni del Nuovo Mondo è la costellazione del guerriero. Come era sua abitudine si soffermò a guardarla, pagando omaggio a tutti quegli uomini che prima di lui avevano intravisto una giusta causa per vivere o morire. Riportò lo sguardo sul mare che era diventato nero; dopo aver assaporato la sua salmastra atmosfera richiuse la finestra e si mise a sedere.

Nell’istante in cui metteva mano alla sua pipa, tre colpi fecero vibrare la porta della cabina. Odiava essere disturbato quando si fermava a riflettere, quando si ritrovava solo coi suoi sogni, i suoi ricordi, le sue paure e i suoi pensieri. Aprì di scatto la porta che dava sul ponte della sua “Camelia”; alla vibrante luce di una lanterna vide il viso del nostromo Oghma; nascondeva una seconda figura che, seppur nella penombra, il buon pirata riconobbe subito. “Lasciateci soli nostromo!” Oghma obbedì all’istante.

Barbarossa fece accomodare il Capitano della “Bewitched” nella cabina, le fece spazio su una sedia spostando delle carte. “Posso offrirle qualcosa? Avete cenato capitano?” non riuscì a nascondere del tutto l’emozione che traspariva dalle sue parole, cercò di riprendersi versandosi un bicchiere di porto. “Non sono venuta per approfittare della vostra stiva!”, a questa risposta il cuore del pirata perse un paio di battiti, si prese il tempo di ossequiare la dolce voce che adesso poteva associare alla bellissima persona. “Ditemi il motivo di questa visita allora...” la cura di porto gli aveva restituito un minimo di tranquillità, “Vengo a dirvi che sto valutando la Vostra proposta. Vi chiedo di pazientare, la decisione non è delle più facili.” detto ciò fece per alzarsi; il vecchio marinaio sentì l’urgenza di trattenerla, nonostante ciò non fece nulla; la vide alzarsi e dandole le spalle tornando a guardare il mare le disse che le lasciava tutto il tempo che voleva. “Potete andare!” continuava a darle le spalle. Temeva, girandosi, di tradire l’agitazione che gli provocava quella presenza nella sua cabina. Il capitano della “Bewitched” salutò e usci. Fu allora che il Barbarossa crollò sulla sedia, accese la pipa e con lo sguardo rivolto al vuoto lasciato dall’assenza della sua “nemica” si lasciò trasportare da pensieri e immagini futuribili in luoghi e regioni a lui sconosciute ma cariche di affascinanti attrattive.



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Listening to: Tom Barman & Guy van Nueten - Nothing Really Ends
via FoxyTunes

6 commenti:

marina ha detto...

Non ci tediano affatto, tranquillo

ciaomarina

polle ha detto...

Grazie Marina!

M.Cristina ha detto...

Molto carina l'idea di questi racconti, mi piace. Conoscere i personaggi rende poi l'aatmosfera ancora più intrigante, sembra quasi un romanzo a puntate vecchio stile.
ROMANTICO!!!!!

P.S Ma perchè ha messo questa foto scura? Senza la mia vicinanza quotidiana mi ti sei rabbuiato? Un pò oscurato ?

polle ha detto...

Ebbene si... da quando sei andata via, da noi s'è spenta la luce... AHAHAHAHAHHA!!!

Unknown ha detto...

Complimenti. Bella idea.

Anonimo ha detto...

Evviva il romanzo a puntate!
Evviva Gino il Salumiere!